La cucina francese, da secoli in competizione con quella italiana, e se anche la guida Michelin rivela che i migliori cuochi al mondo sono francesi. Grazie alla domanda del presidente Sarkozy che è stata presentata nel 2010 per insignire la cucina francese, del titolo di Patrimonio Immateriale dell’Umanità, nello stesso giorno sia la cucina Italiana che quella Messicana sono state incluse a possedere questo onorevole titolo. Ricca di gusto e di ingredienti unici la cucina francese è molto raffinata e ricercata, a differenza di noi italiani che cerchiamo in un piatto la semplicità. I francesi elaborano un piatto con tanti ingredienti, ricchi di salse, e con tempi di cottura importanti. Senza nulla togliere alla Francia che ha prodotti eccelsi e unici come lo Champagne, il fois gras e formaggi unici, ect. ect. è la nazione che ha nella sua storia molti reali che hanno influenzato il modo di vivere del popolo. I cuochi dell’epoca hanno lavorato, e non poco per accontentare i nobili dell’epoca. Nel 15° secolo a tavola si mangiava ancora con le mani e l’igiene personale non era considerata importante quanto il profumo che ci si metteva. Nel 15° secolo la cucina francese ha potuto usufruire di prodotti nuovi come il mais, la patata, il pomodoro, ma soprattutto, ebbe una grande spinta che la portò a essere una delle più grandi cucine del mondo. Grazie a Caterina de’Medici, Duchessa d’Urbino andata in sposa ad Enrico II Re di Francia, grande appassionata di cucina, che portò con se tutta la scuola della cucina Toscana all’epoca molto raffinata. Caterina amava la perfezione e andava personalmente a comprare i prodotti necessari alla sua cucina.”La dame de Cordon Bleu” così era soprannominata perchè indossava sempre una fascia blu. Caterina oltre che essere la Regina di Francia, era anche l’Ambasciatrice del Granducato di Toscana molto famoso all’epoca. La passione per la cucina, le fece aprire una scuola di cucina, ancora oggi nota come la scuola del “Cordon Bleu”. Caterina modificò gli usi e i costumi della cucina francese, introducendo l’uso delle posate, fino ad allora ignorate, la separazione dei piatti salati da quelli dolci, l’accoppiamento dei sapori delicati, con piatti freschi e dei piatti con sapori forti come la selvaggina. Uno dei piatti che le sono stati attribuiti è il cassoulet che viene fatto con i fagioli, già conosciuti in Toscana, importati dalle Americhe nel 1528. Arrivata in Francia con alcuni semi di fagiolo tra i suoi bagagli, Caterina ne incoraggiò la coltivazione la diffusione, modificando vari piatti tradizionali e innovando con le sue ricette. A mio modo di pensare, la sana competizione tra l’Italia e la Francia porta a constatare che la cucina francese è molto raffinata, mentre la cucina italiana è molto ricca di prodotti unici, ricca di fantasia, di grande gusto, sapori e profumi diversi da regione a regione, questi sono i motivi che la rendono unica.
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